INTOLLERANZE ALIMENTARI

Reazioni avverse agli alimenti: intolleranze e allergie alimentari

Allergie e intolleranze alimentari rientrano nella categoria delle reazioni avverse agli alimenti.
Categoria che comprende, a sua volta, tutte le malattie e i disturbi causati dall'ingestione di determinati cibi, additivi o contaminanti alimentari.

INTOLLERANZE ALIMENTARI

intolleranze

INTOLLERANZE ALIMENTARI

Intolleranza alimentare è il nome che genericamente viene dato alle cosiddette “reazioni avverse agli alimenti”. Ad eccezione delle intolleranze propriamente dette, cioè quella al lattosio e quella al glutine, le altre intolleranze rappresentano un fenomeno legato all’eccessivo consumo di un alimento al quale il nostro organismo è sensibile.
Sono state identificate 5 categorie di disturbi riferibili alle intolleranze alimentari:

- disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, stipsi, sindrome del colon irritabile, malassorbimento)

- disturbi dermatologici (acne, eczema, prurito, psoriasi, orticaria, acne rosacea)

- disturbi respiratori (rinite, asma bronchiale, sinusite, dispnea)

- disturbi neurologici e psicologici (cefalea, emicrania, vertigini, stati d'ansia, iperattività)

- disturbi oculistici (congiuntiviti)

Contrariamente alle allergie alimentari, i cui sintomi si manifestano subito dopo il contatto con quantità anche minime dell’alimento al quale siamo allergici, nel caso delle intolleranze alimentari i sintomi compaiono solo a seguito di un consumo eccessivo (o comunque frequente) di un dato alimento e comunque possono comparire anche da 2 a 72 ore dopo la sua assunzione. Elemento comune con le allergie, invece, è il coinvolgimento del sistema immunitario, seppure non si tratti di reazioni IgE mediate. Gli ultimi studi mostrano che la mediazione avviene tramite le immunoglobuline di classe G (IgG) ma in particolare quelle di sottoclasse 4 (IgG4).
È comunque necessario sottolineare che queste forme di intolleranza, pur potendo essere causa di fastidi rilevanti (mal di testa, gonfiore addominale, dermatiti, eccetera), rappresentano un problema risolvibile mediante un intervento mirato sull’alimentazione, volto essenzialmente a capire quale alimento possa essere la causa del malessere. Tutto ciò a patto che si riesca a intervenire per tempo e con metodi di indagine seri.
Per evidenziare le intolleranze alimentari sul mercato esistono, ad oggi, moltissimi esami a disposizione, tuttavia la maggior parte dei test in commercio non sono minimamente affidabili in quanto mancano di due caratteristiche indispensabili: essere sempre ripetibili e non dipendere dall'operatore che lo esegue.
Per questo motivo gli unici test che garantiscono affidabilità sono quelli basati su un metodo di laboratorio che si chiama E.L.I.S.A (eseguibili nel mio ambulatorio). Tutti gli altri test (Citotossico, Alcat, Vega, Dria, eccetera) non soddisfano queste caratteristiche e sono dunque ritenuti dalla bibliografia ufficiale come metodi non attendibili.
celiachia

INTOLLERANZA AL GLUTINE

CELIACHIA


La celiachia, o intolleranza al glutine, è una condizione patologica cronica che comporta l'intolleranza permanente al glutine, un complesso proteico caratteristico di cereali tra cui il frumento, il farro, l'avena, l'orzo, la segale, il kamut. In virtù di questa intolleranza, il soggetto celiaco deve escludere totalmente il glutine dalla propria dieta, eliminando qualsiasi traccia di questa proteina (anche evitando di usare posate che siano entrate in contatto con alimenti contenenti glutine).
Spesso si tende a considerare la celiachia solo per i suoi sintomi classici a livello intestinale, ma esistono anche forme di celiachia caratterizzate da sintomi di natura diversa oppure completamente asintomatiche. Per questo motivo sono ancora molte le persone in Italia che non hanno mai fatto uno screening relativo alla celiachia. Tuttavia, l'incidenza di questa patologia è stimata a 1 persona su 100.
La celiachia può insorgere in qualsiasi momento della vita e quindi anche soggetti adulti possono iniziare a manifestare i sintomi della malattia dopo molti anni vissuti senza avere alcun problema con il glutine. Una volta fatta la diagnosi, è possibile, rimuovendo il glutine dall'alimentazione, condurre una vita sana senza alcuna differenza rispetto ai soggetti non intolleranti al glutine.
Per sapere se si è intolleranti al glutine, ferma restando la necessità di una biopsia intestinale per la conferma della diagnosi, è possibile effettuare dei test su sangue oppure un test di tipo genetico.

INTOLLERANZA AL LATTOSIO

INTOLLERANZA AL LATTOSIO

L'intolleranza al lattosio è dovuta alla carenza di un enzima, la lattasi, che serve all'organismo per digerire il lattosio a livello intestinale. In assenza di questo enzima, il lattosio non viene digerito e inizia una vera e propria fermentazione che produce un gas, l'idrogeno. Ciò può causare non solo una sensazione di gonfiore, ma anche diarrea, meteorismo e crampi addominali. Tuttavia questi sintomi non sono specifici dell'intolleranza al lattosio, perché possono essere dovuti anche ad allergie (soprattutto alle proteine del latte) o ad altre patologie (ad esempio la celiachia).
Per questo motivo non è possibile fare una diagnosi basandosi solamente sui sintomi ed è necessario ricorrere a test di laboratorio in grado di dare una risposta definitiva. Il Breath Test all'idrogeno (detto anche “test del respiro”) rappresenta il principale strumento diagnostico per l'intolleranza al lattosio: è di facile effettuazione, non è invasivo e non comporta controindicazioni. Valutando la presenza di idrogeno nel respiro, consente di evidenziare i casi di intolleranza o malassorbimento del lattosio, ma anche quelli relativi alla “Sindrome da sovraccrescita batterica nel tenue”. L'intolleranza al lattosio è molto diffusa in Europa e ha anche una base ereditaria, pertanto le persone che hanno parenti stretti (genitori, fratelli, sorelle) ai quali è già stata diagnosticata l'intolleranza al lattosio possono avere una predisposizione genetica nei confronti di questa patologia e mostrarla in età adulta. Una volta diagnosticata l'intolleranza al lattosio è necessario ridurre o eliminare l'assunzione di tutti i prodotti contenenti lattosio.

ALLERGIE ALIMENTARI

allergie

ALLERGIE ALIMENTARI

Le allergie sono reazioni che il nostro organismo produce quando entriamo in contatto con sostanze (dette “allergeni”) che per la maggior parte delle persone sono completamente innocue ma che in un soggetto allergico possono scatenare una risposta molto forte da parte del sistema immunitario.
Gli allergeni possono essere respiratori oppure alimentari: mentre i primi mostrano una stagionalità legata alla presenza dei pollini nell'aria, i secondi sono generalmente più pericolosi perché rappresentano un rischio costantemente presente. La reazione allergica inizia entro pochi minuti dal contatto con l'allergene e soprattutto non dipende dalla sua quantità: questo spiega anche perché le allergie alimentari possono essere molto pericolose, visto che anche tracce minime dell'allergene danno origine ai sintomi.
Per sapere a cosa si è allergici è possibile effettuare test che vengono chiamati “in vitro” perché il paziente non viene messo in contatto con l'allergene ma si cerca in un piccolo campione del suo sangue la presenza di immunoglobuline (IgE) che rivelano la sensibilità a un dato allergene.
Una volta individuati gli allergeni che causano disturbi è necessario cercare di evitare il più possibile il contatto con questi. Tuttavia, oggi è anche possibile combattere i sintomi in modo del tutto naturale, senza ricorrere all'uso di farmaci che, nel tempo, perdono la loro efficacia.

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